VIAREGGIO. Nuova puntata di FeliceMente, la rubrica di VersiliaToday dedicata alla mente e alla sua conoscenza, curata dalla dottoressa Valentina Aletti. Questa settimana affrontiamo il tema del sexting.

Sexting: quando il sesso viaggia online.

 

Si chiama SEXTING ed è il nuovo dilagante fenomeno divenuto moda tra gli adolescenti.

Dall’inglese SEX + Testing ovvero sesso + messaggi di testo, questa nuova modalità di comunicazione consiste principalmente nello scambio di messaggi di testo, foto o video inizialmente senza allusioni sessuali, in cui i ragazzi restano vestiti spesso con costumi da bagno e biancheria, ma col passare del tempo, aumentando la confidenza, diventano sessualmente espliciti.

Attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie: smartphone, chat, social network e internet in generale, è possibile realizzare immagini o video che, anche se inviate ad una stretta cerchia di persone, hanno un grosso potenziale di diffusione. Immagini o video che possono creare problemi molto maggiori di quelli che un adolescente è capace di “mettere in conto”, come il fenomeno dell’adescamento online.

Ma vediamo quali sono i fattori che favoriscono la predilezione per questo tipo di comunicazione virtuale, anche se intima, piuttosto che quella faccia a faccia.

Sicuramente l’anonimato è uno di questi. Protegge l’utente che allo stesso tempo si sente libero di esprimersi senza rispettare le convenzioni e dando libero sfogo ai desideri repressi non correndo il rischio di essere rifiutato. Nel mondo virtuale si possono esternare le proprie fantasie sessuali, cambiare partner, tutto nella tranquillità e nell’agio della propria stanza protetti da una barriera invalicabile: lo schermo del pc.

Un altro fattore che favorisce il sexting è il largo numero di utenti disposti a praticarlo. Una recente indagine nazionale ha dimostrato come questo fenomeno sia in crescita anche nel nostro paese. Sono prevalentemente i maschi ad inviare sms o mms a sfondo sessuale con percentuali che si aggirano intorno all’8,1% per la fascia di età tra 16-18 anni e 5,6% tra 12-15 anni. Analogamente per la ricezione di questa tipologia di messaggi c’è un aumento significativo con il crescere dell’età che per i ragazzi tra i 12-15 anni è del 7,3% e raddoppia fino al 14,9% tra i 16-18 anni.

Purtroppo come riporta la cronaca delle ultime settimane, il fenomeno di sexting può essere accompagnato in alcuni casi da microprostituzione, in quanto le foto e i video osé possono servire come presentazione di se stessi ai possibili clienti che a sua volta non si limitano ad accontentarsi di uno scambio erotico virtuale ma ricercano prestazioni sessuali vere e proprie.

L’ultimo fattore che favorisce il sexting è la sua capacità di fornire una possibilità di evasione dalla vita quotidiana. Si pensa che tale fuga mentale sia il vero fattore di rinforzo di questo fenomeno, piuttosto che la gratificazione sessuale, garantendone la ripetizione nel tempo.

Le nuove tecnologie sono entrate in maniera invasiva nella vita di tutti noi, portando sicuramente molte migliorie ma esponendoci anche a molti rischi. Poiché gli adolescenti

foto by http://www.flickr.com/photos/sbl83/
foto by http://www.flickr.com/photos/sbl83/

hanno la possibilità quotidiana di utilizzare questi nuovi mezzi di comunicazione è importante che i genitori non trascurino la “vecchia” modalità di comunicazione, quella faccia a faccia, unico strumento a mio avviso in grado di arginare questo fenomeno e creare un clima di fiducia e sicurezza tale da poter condividere esperienze positive e negative in famiglia. Dedicare tempo ai propri figli, parlare con loro e saperli ascoltare resta sempre il miglior fattore di protezione di fronte ad un mondo in continua evoluzione.

 

FeliceMente è curata da Valentina Aletti, psicologa clinica, laureata presso l’Università degli Studi di Firenze. Specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale ha conseguito master di perfezionamento in PNL , diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare e obesità , consulenza tecnica e peritale e disturbi dell’apprendimento e comportamento in età evolutiva. Per informazioni o richieste scrivere a [email protected]

Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.

 

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